Prendi
una
quantità
sufficente
di
farina
della
carità,
unisci
il
burro
dell'amabilità
e
impasta
il
tutto
a
lungo
con
pazienza
aggiungendo
man
mano
l'acqua
della
semplicità.
Non
dimenticare
lo
zucchero
dell'umilità
e
un
pizzico
di
sale
del
buon
senso.
Nella
pasta
metterai
il
lievito
del
sacrificio
e
quando
tutto
è
ben
lavorato
lo
farai
cuocere
a
fuoco
lento
e
continuo
dell'unione
con
il
Signore.
Quando
il
dolce
è
pronto
adornalo
con
il
sorriso
della
schiettezza
e
servilo
sul
piatto
dell'accoglienza.
|