Caro Papà,

era tanto tempo che desideravo scriverti.

Nonostante tutto,

la vita ci ha regalato la felicità

di essere in continuo contatto.

Non è cosa da poco.

Eppure mi dispiace dare per scontato

 il grande amore che provo per te.

Mi piacerebbe poterti urlare il mio affetto,

ma diventando adulti si ha timore della spontaneità.

Mi hai insegnato a sorridere,

ma a volte questo  sorriso resta dentro di me, inespresso.

Mi hai insegnato a guardare le persone negli occhi

per leggergli l’anima.

Mi hai imparato tante e tante cose.

Sei stato il mio primo maestro,

nei compiti di scuola e nella vita…

La mia infanzia ormai è lontana,

ma ricordo tutta la tua tenerezza.

Non hai mai dimenticato di avere una bimba

che aveva bisogno di ascoltare e di capire.

Ricordo quante favole mi leggevi la domenica mattina.

Le conservo ancora…

Mamma si alzava dal letto

ed io mi accoccolavo accanto a te.

Aspettavo quel momento per tutta la settimana.

Il tuo lavoro di artigiano non ti faceva conoscere soste,

ma la domenica era un momento davvero speciale…

eri tutto per me.

Aprivi il libro delle favole

e si apriva il nostro mondo incantato.

Eri un narratore attento e chiaro.

Mi chiedevi se ricordavo dove eravamo rimasti

nel nostro racconto la domenica precedente.

Che bell’atmosfera!

Mamma ti portava il caffè

ed io aspettavo l’inizio del racconto.

Quante ore abbiamo trascorso

parlando di quelle fantastiche storie…

Sono passati quarant’anni da quelle mattine,

eppure a me sembra solo ieri.

Ora a volte ci sediamo l’uno accanto all’altra

senza parlare…

No, non ci siamo allontanati.

Semplicemente ci comprendiamo prima che io parli…

ed io conosco le tue risposte…

Allora sto zitta.

I nostri pensieri hanno una forma speciale

perché riusciamo a far parlare insieme i nostri cuori.

E’ un linguaggio particolare,

che nessun altro può capire o ascoltare

perché l’abbiamo formulato in anni e anni d’amore.

Voglio dirti una cosa, caro papà…

Anche se tanti sorrisi restano dentro di me,

quello più speciale, lo dedico a te!

Le tue favole le ho tutte nel cuore,

e vorrei tornare per un attimo la bambina di allora.

Potrei chiederlo a Biancaneve, Cenerentola

o alla Bella Addormentata… chissà…

di certo ricorderanno quella bambina

che rideva allegra per la sua felicità.

 

 

 

©Daniela Costantini

 

 

Ed ora che il tempo è passato... continuo ad amarti

 

 

 

 

Papà ti guardo

e vedo il velo del tempo passato che copre i tuoi occhi.

Mi guardi e mi cerchi nel vuoto dei tuoi ricordi

ora che il mondo per te è un bersaglio dalle tinte sfocate.

Papà…

quanta tenerezza sento ancora  nella tua leggera carezza,

quanto amore trabocca per me

e non sai più spiegarti neanche il perché.

Ti ricordo pieno di vigore, con la battuta pronta e lo sguardo fiero.

Papà… il mio condottiero,

guerriero di tante battaglie.

Poche ne hai perse,

tante ne hai vinte,  

ma tutte col cuore

con me e mamma sempre vicine

come se fossimo le tue bambine,

ci prendevi per mano,

ci donavi il mondo senza dire troppe parole

perché il nostro legame è stretto in un nodo profondo.

Papà…

contieni il mio vecchio cuore di bimba

e custodisci gelosamente il mio cuore di donna.

Amore più grande non c’è perché tu fai parte di me.

 

 

©Daniela Costantini

 

 

 

 

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